II Edizione del Premio Internazionale Barone Antonio Mendola
Author: Redazione Editoriale Drimmarte
Date: 09-01-2025
Topic: News
Keywords: Favara, Concorso
Se siete appassionati di letteratura, fotografia, pittura o scultura, italiani o stranieri, e custodite nel cassetto un romanzo, una poesia, o un'opera d'arte, il bando che segue potrebbe fare al caso vostro.
L’Associazione Culturale Nuvola Bianca di Favara, in collaborazione con l’Associazione Culturale SiciliAntica, il Centro Giovani e Poesia di Triuggio (MB), e con il patrocinio di WikiPoesia, del Comune di Favara, del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, e della Regione Siciliana, ha annunciato la II Edizione del Premio Internazionale “Barone Antonio Mendola di Favara”, la cui scadenza è fissata al 30 aprile 2025.
Anche i più giovani, di età compresa tra i 13 e i 18 anni, sono invitati a partecipare. Possono iscriversi alla Sezione A del concorso, inviando un componimento poetico. Questa opportunità potrebbe risultare particolarmente interessante per le ragazze e i ragazzi che amano esprimere le proprie emozioni attraverso i versi.
Chi era il barone Antonio Mendola?
Il nome del premio rende omaggio a una figura di grande rilievo storico e culturale, il barone Antonio Mendola (1828-1908). Uomo dai molteplici interessi, il barone abbandonò gli studi di Giurisprudenza, che non rispecchiavano le sue inclinazioni, per dedicarsi alla gestione dei suoi feudi. Si appassionò all’ampelografia – lo studio e la classificazione delle viti – diventando un esperto in viticoltura ed enologia, materie su cui scrisse articoli per diverse testate.
Oltre all’agricoltura, Mendola nutriva un profondo interesse per la letteratura, traendo ispirazione da autori come Manzoni e D’Annunzio. Questo amore per le lettere lo spinse a compilare diari personali, dove annotava riflessioni e pensieri sulla vita.
Non meno significativo fu il suo impegno filantropico. Fondò ospizi e orfanotrofi per sostenere i più bisognosi. Alla sua morte, donò ai concittadini di Favara la sua ricca biblioteca personale, che chiamava affettuosamente "Loculus popularis sapientiae" (Scrigno popolare della sapienza), un gesto che conferma la sua dedizione alla diffusione della conoscenza e del sapere.
Questo premio non è solo un concorso, ma un’occasione per ricordare una figura straordinaria e promuovere la creatività e la cultura nelle sue più varie espressioni.