29 dicembre 2024 Dubuffet e l’Art Brut
Author: Redazione Editoriale Drimmarte
Date: 29-01-2025
Topic: News
Keywords: Jean Dubuffet, Art Brut
La mostra Dubuffet e l’Art Brut, in corso al Mudec di Milano fino al 16 febbraio 2025, rappresenta un'occasione unica per immergersi nelle radici e nell'evoluzione di un movimento artistico rivoluzionario, nato come una reazione alle convenzioni estetiche e culturali del mondo accademico. Curata da Sarah Lombardi e Anic Zanzi, l’esposizione ripercorre le tappe fondamentali di questa corrente attraverso un corpus di opere che spaziano dalla pittura alla scultura, dal disegno su carta fino alla sperimentazione con materiali di recupero, dimostrando la straordinaria libertà espressiva che caratterizza l’Art Brut.
Jean Dubuffet e la nascita dell’Art Brut
Jean Dubuffet, artista francese e teorico del movimento, ha coniato il termine Art Brut negli anni '40 per identificare un'arte spontanea, priva di influenze accademiche, spesso realizzata da outsider, autodidatti e persone ai margini della società, come pazienti psichiatrici, carcerati o individui con una visione del mondo radicalmente personale. Per Dubuffet, l’Art Brut incarnava un’espressione autentica e primordiale della creatività umana, libera dalle imposizioni culturali e dalle aspettative del mercato artistico.
Il percorso espositivo: materiali, tecniche e artisti
L’esposizione al Mudec propone un viaggio attraverso le molteplici sfaccettature dell’Art Brut, mostrando la varietà di tecniche e materiali impiegati dagli artisti del movimento. Le opere esposte comprendono:
Dipinti a olio e acrilici su tela, in cui il colore e la materia si fondono in un linguaggio espressivo potente e viscerale.
Disegni su carta, realizzati con matita, inchiostro di china e pastelli, che testimoniano l'immediatezza del gesto creativo.
Sculture assemblate con materiali di scarto, tra cui legno, metallo, stoffe, plastica e cartone, dimostrando l’interesse per la sperimentazione e il recupero di oggetti comuni trasformati in arte.
Accanto alle opere di Dubuffet, la mostra include contributi di numerosi artisti italiani e internazionali che hanno aderito o influenzato l’Art Brut, ampliandone i confini e arricchendone la storia. Tra questi, troviamo figure storiche come Aloïse Corbaz, Adolf Wölfli e Carlo Zinelli, i cui lavori esprimono una visione intensa e personale del mondo, spesso caratterizzata da tratti ossessivi, ripetitivi e carichi di simbolismo.
L’Art Brut oggi: un’influenza ancora viva
Sebbene nato come fenomeno di rottura con l'arte tradizionale, l'Art Brut continua a esercitare una forte influenza sulla scena contemporanea. Artisti outsider, street artist e creatori autodidatti mantengono vivo lo spirito di questa corrente, riaffermando l'importanza di un’arte libera, spontanea e non condizionata dalle dinamiche del mercato.
Con questa mostra, il Mudec offre non solo una retrospettiva sul lavoro di Dubuffet e dei suoi contemporanei, ma anche una riflessione sulla forza espressiva dell’arte marginale e sulla sua capacità di rivelare nuove prospettive sul mondo e sulla creatività umana.