Il Movimento Nucleare
Autore: Redazione Editoriale Drimmarte
Data: 01-05-2024
Argomento: News
Parole chiave: Napoli, Movimento Nucleare
Link: https://www.villegiardini.it/movimento-nucleare-tendenza-tutta-italiana/
Nel 1951, alcune opere furono esposte per la prima volta alla Galleria del Centro Culturale San Fedele a Milano, ma fu solo successivamente che il Movimento Nucleare prese forma ufficiale sotto la denominazione di "Art Nuclear", con un manifesto che fu presentato durante una mostra a Bruxelles alcuni mesi dopo.
L'impulso per una rinascita culturale dopo i traumi della Seconda Guerra Mondiale era palpabile in Europa, con un marcato interesse verso una prospettiva internazionale. Questa nuova ondata di entusiasmo per il rinnovamento permeò anche l'arte italiana degli anni '50, con Milano e Napoli come epicentri di questa rinascita culturale.
Il manifesto della Pittura Nucleare delineava chiaramente le intenzioni dei suoi aderenti:
abbattere gli -ismi di una pittura che si fossilizza nell'accademismo, a prescindere dalle sue origini;
rinnovare completamente la pittura, ripartendo dalle fondamenta.
Il movimento si ispirava alla pittura informale, promuovendo il superamento della forma tramite l'automatismo, enfatizzando l'istinto nell'atto creativo e incorporando le idee del surrealismo.
I riferimenti all'atomo e all'energia nucleare erano emblematici del clima dell'epoca, influenzato dal devastante avvio dell'era atomica seguito agli attacchi nucleari su Hiroshima e Nagasaki. Gli anni '50 furono testimoni di rivoluzionarie scoperte in fisica, della corsa allo spazio e dell'ambizione di raggiungere la Luna.
Gianni Dova e Gianni Bertini furono tra i primi in Italia a sperimentare la pittura "automatica", anticipando alcuni degli elementi distintivi della pittura nucleare. Queste sperimentazioni erano già in corso circa due mesi prima che Enrico Baj e Sergio Dangelo presentassero il loro approccio durante una mostra significativa.