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La forza dell'astratto. Maurizio D'Andrea

La forza dell'astratto. Maurizio D'Andrea

Author: Maurizio D'Andrea

Date: 09-04-2024

Topic: News

Keywords: Astratta, Maurizio D'Andrea, Abstract

Link: https://hudsonweekly.com/maurizio-dandrea-the-explorer-of-the-souls-metaverse-through-abstractionism/

Sono un pittore astrattista. Devo ammettere che ciò che accade nel mio studio, le riflessioni e gli esiti finali, sono legati a un bisogno personale della mia mente, forte e irruente, di esprimersi e di entrare in contatto con l'inconscio. È chiaro per me che sia il processo che il "prodotto" sembrano essere guidati da processi interiori. In questo senso, la mia opera appare, in pratica, intensamente introversa. Tutto questo in un'era di tecnologia e produzione industriale di massa. In un'era di spegnimento dell'inconscio e del colloquio con esso. Devo ammettere che, sebbene la rappresentazione dell'inconscio sia presente già in molti pittori surrealisti ed espressionisti, ogni esperienza va contestualizzata nel periodo storico in cui si realizza. E tutto questo è unico.

Come ci ha mostrato Freud, per definizione, ciò che è inconscio non è direttamente disponibile alla coscienza. Ma sia Freud che Jung suggeriscono che ciò che facciamo, la nostra parte cosciente, è fortemente influenzata dall’inconscio, ne diventa quasi succube.

Immagine 1

In quest’ottica realizzo dipinti che abbiano il potenziale per agire come porte verso quegli aspetti della vita psichica che rimangono in gran parte non riconosciuti o rimossi dalla coscienza razionale. L'inconscio abbraccia tutti quei contenuti mentali che rimangono sfuggenti, incerti, sfaccettati, eppure sembrano dominanti, vitali e fondamentale per una psiche esperienziale. Spesso non abbiamo percezione di questo sottobosco e lo inseriamo nella pittura attraverso un linguaggio simbolico, archetipico. Per Jung gli archetipi sono strutture dell’inconscio collettivo, modelli generali che l’umanità eredita e che sono alla radice dell’esistenza umana. La pittura può rappresentare un movimento verso l’immaginale, verso la non linearità del nostro inconscio. A questo proposito, è probabile che Il pittore occupa uno spazio simile a quello dell’alchimista, muovendo energie tali da promuovere i nuclei archetipici e subdoli dell’inconscio. E lo fa nell’astrazione. La spinta all'astrazione è l'esito di una grande inquietudine interiore ispirata nell'uomo dai fenomeni del mondo esterno a cui non riesce a dare risposte. La mia pittura è un processo intenso compulsivo di accesso all’inconscio e la sua simbolica interpretazione.

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Spinoza ci ricorda che la cosa più importante per l'uomo è l'uomo. Da qui la povertà dell'esperienza del pittore moderno. Desideriamo abbracciarci l'un l'altro, e invece le nostre relazioni sono false. La figura umana scompare dalla pittura e inizia l’ascesa dell’individualismo. L’individuo si chiude in se stesso, mentre dovrebbe attingere da se stesso. Dovrebbe comunicare con se stesso. Il pittore deve ritornare ad essere un eroe che corre verso il castello dell’inconscio evitando la sterilizzazione e la morte del nostro ES. L’autoannientamento è ovviamente indesiderabile. Non siamo né semplicemente organismi biologici né automi siamo corpo mente ma soprattutto sentimento.

All'inizio del XX secolo, Freud fondò la teoria psicoanalitica. La conquista e lo status storico della psicoanalisi risiedono nel fatto che essa propone per la prima volta che l'estetica e l'arte siano costruite sull’inconscio dell'uomo e fa sì che diventi per la prima volta l'essenza spirituale dell'uomo. Secondo Freud la via per indagare questo sottobosco è il sogno dove l’inconscio prende forma e può essere espresso dal pensiero creativo. Influenzato dalla teoria di Freud il surrealismo sostiene che esiste un mondo inconscio oltre il mondo reale ed è questo che va rappresentato.

Nei dipinti di Dalì, il rappresentante del surrealismo, si possono vedere spesso segni visivi come la formica, il pane, l'orologio morbido, il bastone da passeggio e il cassetto, che sono strettamente legati alla sua infanzia e al riflesso della sua memoria infantile falsa o vera. Le formiche indaffarate di solito simboleggiano il nervosismo, l'ansia e l'invecchiamento e implicano la paura, l'incapacità, e l'ansia sessuale nel subconscio di Dalì. Il pane dall'aspetto solido e dall'interno morbido è la simbolizzazione della sessualità. L'orologio morbido esprime l'ansia e la paura di Dalì per il tempo. La creazione artistica del surrealismo piace proprio

come un sogno. È l'espressione e la simbolizzazione dell’inconscio. La creazione artistica del surrealismo desidera presentare il mondo del subconscio attraverso il lavoro artistico che ribalta la vita, utilizza scene fantastiche per sostituire la vita quotidiana realistica e crea una concezione artistica che trascende la realtà. Nella loro mente, l'obiettivo dell'arte è creare una "realtà superiore".

Tenendo fermo il concetto che ogni arte va calata nel suo contesto storico, la mia pittura più che raccontare una realtà superiore tende a raccontare il carattere universale dell’inconscio, delle sue forze, del suo rumore di fondo generatore ed aggressivo. Una pittura meno legata al sogno e più intenta a vivere l’inconscio senza razionalizzarlo e senza il controllo del Super-Io freudiano. Lo faccio con un linguaggio astratto che è la migliore esibizione dell’inconscio. Rappresento la forza, il movimento, il caos, l’energia, la violenza di un sottobosco che guida l’esistenza umana.

The psychology of art has shown that aesthetic experience can generate pleasure and gratification
Numerous scientific studies have highlighted that exposure to art pieces considered pleasant can activate neural circuits linked to reward and pleasure, triggering a positive response in the brain
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